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Cicloturismo
con i bambini

Estate 2001: la ciclabile del Danubio da Passau a Vienna.

Di Mimmo Schiattone

Alla fine abbiamo ceduto! Dopo tanti viaggi in bici su itinerari minori e poco conosciuti, non abbiamo resistito al richiamo di una delle più famose ciclabili d’Europa. Di solito sono i cicloturisti neofiti che per andare “sul sicuro” iniziano con questo itinerario. Noi ci siamo arrivati dopo tanti viaggi in bici ed è stato comunque molto bello e rilassante.

La ciclabile del Danubio è tutta in piano (il dislivello totale è di soli 118 metri), più del 90% dell’itinerario è libero dal traffico, è interamente segnato in ambedue le direzioni. Il percorso nasce in Germania (Passau) e finisce a Vienna per un totale di più di 300 Km e permette di visitare città molto belle come Passau, Linz e Vienna, paesaggi bellissimi come la Wachau (regione del vino) e visitare interessanti e monumentali abbazie come quella di Melk.

E’ un itinerario ideale da fare con i bambini: per la sua estrema sicurezza consente agli adulti di rilassarsi anche se i bambini “vanno avanti” da soli: l’unico pericolo è rappresentato da qualche “ciclofolle” che magari corre un po’ troppo.


Carico delle bici sul pulmann e foto di gruppo dei bambini alla partenza: Filippo (2 anni ), Sofia (5), Agnese (8), Maria Giulia (9), Margherita (11), Lucia (11), Sara (11), Elisa (13), Emanuele (13), Gabriele (14).

Partiamo da Roma il 29 luglio. Dopo vari tentativi di pianificare il viaggio in treno decidiamo di lasciar perdere (occorrono almeno tre cambi con dei tempi di attesa per le coincidenze piuttosto lunghi)… per i bambini sarebbe un po’ troppo faticoso! Decidiamo allora di affittare un pulmann da 50 posti con autista: i costi sono abbordabili, i tempi di percorrenza accettabili, non è il massimo dell’ecologia ma l’importante è non cedere alle odiate automobili! Il viaggio si rileva molto divertente e anche comodo (siamo in 22 e ci avanzano un bel po’ di posti sul pulmann) . I bambini si divertono tra un canto, la lettura di un libro e perché no… la visione di qualche cartone (il pulmann è dotato di televisione e videoregistratore). Anche se il viaggio è lungo e gli spazi a disposizione non sono come quelli del treno i bambini reagiscono bene e le 15 ore di viaggio tutto sommato passano allegramente (in auto sarebbe stato impossibile!). L’appuntamento e per tutti alle 6.00, carichiamo le bici nel portabagagli del pulmann (quelle che non c’entrano le mettiamo sui sedili) e finalmente alle 7,00 partiamo! Il viaggio fila abbastanza liscio, ci consentiamo 4-5 soste per mangiare e fare pipì, finalmente verso sera varchiamo il confine del Brennero e ci dirigiamo verso la Germania, alle 22.00 arriviamo a Passau. Pernottiamo presso l’ostello “Rotell Inn”, una struttura molto originale costruita a forma di “uomo che riposa” con le tipiche “Rotelkabinen”, stanze-cabine a due letti.

La mattina seguente inforchiamo finalmente le bici (il tempo è bello) e dedichiamo la mattinata a visitare la città. Passau, bellissima città al confine tra Germania e Austria è molto interessante per il suo centro storico medioevale e rinascimentale. Da non perdere il Rathaus (municipio) affacciato su una bella piazzetta sul Danubio con un cortile rinascimentale e gallerie d’arte, la Domplatz con l’imponente cattedrale, la Dom St.Stephan con un abside gotico molto bello. La città, è dominata sulla riva opposta del Danubio, dalla fortezza Veste Oberhaus iniziata nel XIII secolo. Ma la caratteristica più bella della città è che essa sorge sulla confluenza di tre fiumi: l’Inn e l’Ilz che si gettano nel Danubio dando vita ad un paesaggio particolare.


Passau, punto di partenza del viaggio alla confluenza dei fiumi Danubio, Inn e Ilz

Prima di pranzo compriamo i panini e finalmente cominciamo ad affrontare la prima tappa volutamente di soli 30 chilometri per raggiungere Engelmarstell. Percorriamo la riva nord (lato Germania) del Danubio fino alla imponente diga di Kaftweek che ci porta sulla riva sinistra. Per superarla ci sono delle scale dotate di canaletti per il passaggio delle bici. L’unico problema sono i due carrelli portabimbi (quest’anno oltre alla mia Sofia di 5 anni c’è anche il piccolo Filippo di 2 anni), che vengono opportunamente sollevati (senza bambini naturalmente!). Sull’altra sponda ci accoglie un piccolo campeggio con piscina, ci prendiamo un gelato e proseguiamo fino al paese dove ci sistemiamo nell’ostello per ciclisti che sorge proprio sulla riva del Danubio. Il gestore, un giovane ragazzo istriano che parla italiano, ci prepara un’ottima cena, che si rileverà la migliore di tutta la vacanza. L’ostello ha delle stanze per famiglie molto accoglienti (tutte con bagno) e anche la colazione del mattino si rileverà “ottima e abbondante”.

La mattina del 31 luglio dopo una visita al paese, alle 10.00 in punto partiamo per affrontare la seconda tappa: Engelmarstell-Untelandshaagh (40Km). Il tempo è sempre buono e per riprendere la pista sulla riva nord del Danubio usiamo la chiatta che parte proprio davanti all’ostello. I bambini si divertono tantissimo e con un paio di passaggi (siamo un gruppo un po’ numeroso e non c’entriamo tutti nella barca) possiamo riprendere a pedalare lungo il famoso Treppelweg del Danubio (l’antica pista per il traino delle chiatte fatto anticamente con gli animali). Arriviamo facilmente ad Au. Qui prendiamo un’altra chiatta che ci porta fino a Grafenau. Percorriamo ancora la pista fino a Untermiihl dove prendiamo un’altra chiatta che aggira la riva frastagliata e non percorribile del fiume. La pista si allontana definitivamente da strade trafficate, in questa zona il fiume offre spiagge balneabili, paesaggi molto belli dal punto di vista naturalistico e molti attracchi per barche e motoscafi. I bambini (ma anche gli adulti) sono rimasti molto divertiti e interessati dalla navigazione sul fiume. Arriviamo finalmente a Untelandshaagh (una frazione di Feldkirchen) dove pernottiamo in fattorie fuori dal paese.


passaggio in barca tra una sponda e l’altra del Danubio

La mattina seguente riprendiamo la ciclabile alle 10.00, dopo aver fatto un pò di spesa. Dopo solo 8 chilometri troviamo dei laghetti artificiali balneabili. Con i bambini la sosta è d’obbligo. Una caratteristica di questo itinerario è la presenza di questi laghetti, curati e pulitissimi dove è molto bello farsi un bel bagno ristoratore dopo una faticosa pedalata. Ogni volta che ne abbiamo incontrato uno ci siamo fermati. Alcuni sono ad ingresso gratuito, altri sono a pagamento perché offrono più servizi, ma sempre con un biglietto d’ingresso economico. Alle 14.00, dopo aver faticosamente convinto i bambini e anche qualche adulto (!) ad uscire dall’acqua, riprendiamo a pedalare: l’itinerario è molto bello, attraversa centri piccolissimi e in questa zona la campagna è veramente affascinante. La ciclabile costeggia spesso dei rami secondari del Danubio attraversando affluenti molto puliti. Verso la fine della tappa (alle porte di Linz) la ciclabile costeggia la strada principale in questo tratto molto trafficata. Verso le 16.00 arriviamo a Linz, dopo aver percorso 30 Km. Passiamo per il centro storico e saliamo all’Ostello della Gioventù che sorge su una collina vicino allo stadio.

Il 2 agosto è tutto dedicato alla visita alla città. Arriviamo in centro con le bici. Le parcheggiamo qui per girare a piedi. Linz merita una visita approfondita: è il capoluogo dell’Austria superiore. La piazza centrale è dominata dalla barocca Colonna della Trinità e dal Municipio. La piazza di forma rettangolare è piena di locali e negozi. Vale la pena concedersi una passeggiata anche lungo la pedonale Landstrass, che oltre ai negozi (anche di biciclette) presenta chiese e monumenti interessanti. Dalla piazza centrale si può prendere il tram n.3 e poi un trenino a cremagliera (il più ripido d’Europa che con apposita rastrelliera esterna trasporta anche le bici ) che sale al Postlingberg, un belvedere sulla valle del Danubio, dove per la gioia dei piccoli c’è un parco delle fiabe.

Il 3 agosto riprendiamo a pedalare per affrontare una tappa un po’ lunga: da Linz arriviamo a Enns (36 Km). Lungo il percorso, prima di raggiungere la nostra meta ci fermiamo per qualche ora a fare un bel bagno in un lago balenabile. Alcuni di noi adulti approfittano per raggiungere Mauthausen per visitare il Lager, con una deviazione non molto lunga (10-12 km), ma un po’ faticosa nell’ultimo tratto (3 Km) con una pendenza del 14%. Il Campo infatti si trova su una collinetta. La visita al Lager è impressionante, il luogo è particolarmente tetro: un sentimento misto di avvilimento e di rabbia per quello che abbiamo visto ci intristisce un po’. Ritorniamo al lago in silenzio: ci vuole un bel bagno per riprendersi. A sera riprendiamo le bici per raggiungere Enns.


sosta lungo la ciclabile presso la città di Enns

4 agosto: da Enns a Grein (47 Km). La mattina, prima di partire ci concediamo una visita nel centro storico della cittadina di Enns, una delle più antiche dell’Austria. Abbiamo pernottato - a prezzi accessibilissimi - in una grande casa del centro storico che risale al ‘400. Notevole la torre civica alta 57 metri, da dove si gode un bellissimo paesaggio su tutta la regione, con naturalmente in primo piano il Danubio. Nella piazza della Torre il mercatino ortofrutticolo - con molti banchi di agricoltura biologica - ci permette di procurarci un po’ di riserve per la lunga tappa che ci aspetta. Viaggiamo lungo la riva nord del Danubio… la pista è quasi tutta sul Treppelweg… alcuni tratti brevi non sono asfaltati. All’altezza di Ardagger si supera un ramo del Danubio per poi riprendere la pista, in un tratto abbastanza ombreggiato e gradevole: è una zona di boschi e molto verde. Infine si raggiunge Grein, il cui lungo fiume è frequentato da cigni e papere. Pernottamento in case private.

Il 5 agosto affrontiamo una tappa un po’ troppo lunga per i bambini, ma molto interessante: da Grein a Ybbs fino a Melk (58 Km). Dal punto di vista paesaggistico il fiume offre rocce a picco sull’acqua e insenature lussureggianti, nei dintorni ancora boschi e prati verdissimi. Dopo una ventina di chilometri arriviamo a Ybbs, una piacevolissima cittadina con le sue antiche case strette nelle mura d’epoca romana e medioevale. Uscendo dalla città si supera il fiume omonimo per poi raggiungere dopo un’altra ventina di chilometri Pochlarn. Questo tratto del fiume viene denominato da un nome impronunciabile: Nibelugengau.


 la ciclabile nei pressi di Au

Passiamo il paese di Ebersdorf. Qui la pista si sdoppia: si può costeggiare la statale fino al ponte di Melk, oppure si piega a destra (come abbiamo fatto noi) proseguendo fino alla centrale elettrica che ci consente di attraversare il fiume e raggiungere la cittadina. Melk, alle porte della Wachau, è dominata dalla grandiosa Abbazia dei Benedettini, una delle più grandi del mondo e una delle testimonianze più rappresentative del barocco austriaco. Ci fermiamo in Ostello. Riusciamo a visitare l’Abbazia, ma interessanti sono anche l’antica Posta, le antiche mura, il Rathaus (Municipio) e la Sterngasse, la strada più antica della cittadina, con vecchie case, trattorie ed osterie.

Il 6 agosto finalmente una tappa più adatta ai bambini: Melk-Krems (36 Km).Uno dei tratti più belli della pista. Da Melk percorriamo un piccolo tratto della riva sud e poi attraversando un grande ponte passiamo sulla riva destra. Il percorso si allontana dalla strada provinciale e passa dentro i centri storici di bellissimi paesi: St. Michael, Wosendorf, Jocking e Weissenkirchen. Da Melk si entra in uno dei tratti più belli dell’itinerario: la regione della Wachau, la regione del vino. Notevoli sono le viste sul fiume e le colline coltivate a vigneto a terrazze. Ogni paese ha le sue cantine ed enoteche e naturalmente ne approfittiamo. Molto bello il centro storico di Durstein con panorama a picco sul Danubio. La pista in questo tratto è affiancata da una piccola linea ferroviaria non elettrificata dove viaggiano dei treni ad unico convoglio con trazione diesel: naturalmente sono attrezzati per il trasporto bici. Arriviamo finalmente a Stein. Krems e Stein sono città unite da un’altra piccola città: Und. Da qui il motto “Krems und Stein sind drei stadte”: Krems e Stein sono tre città. Il giorno successivo non ci muoviamo e dedichiamo tutta la giornata alla visita di Krems: la parrocchiale St. Veit, il convento dei Domenicani e il centro storico. Nel pomeriggio passeggiata in bici (per non disabituarci troppo!) ad un laghetto balneabile vicino alla città: ci rinfranchiamo con un bel bagno.

L’ 8 agosto affrontiamo la penultima tappa del nostro itinerario: Krems-Tulln (40 Km). Questo tratto di pista è si presenta un po’ monotono, specialmente nella parte finale ed è anche un po’ assolato. Superiamo il ponte di Krems ritornando sulla riva sud del Danubio. Si prosegue tranquilli per Hollenburg, si passa Traismauer… fino ad incontrare il solito laghetto artificiale e balneabile dove naturalmente ci fermiamo per un bagno. La pista prosegue lungo il Danubio fino ad affiancare una tetra centrale atomica (ancora in funzione!). Superiamo velocemente questo tratto per arrivare a Tulln, dove alloggiamo in Ostello. In città si può visitare l’antica Torre romana del Sale del III secolo e l’interessante chiesa gotico-barocca di Santo Stefano, con il notevole portale romanico. Tulln è importante anche per 2 motivi: è la città natale del famoso pittore Egon Schiele mentre nelle boscaglie e negli acquitrini circostanti, il grande etologo Konrad Lorenz faceva i suoi studi.


 l’arrivo del gruppo a Vienna

Il 9 agosto affrontiamo l’ultima tappa del viaggio: Tulln-Vienna (38 Km). Da Tulln la pista ciclabile prosegue tranquilla sul Treppelweg lungo l’argine rialzato. Al segnale della centrale elettrica di Grafenstein si piega a destra allontanandosi un po’ dal Danubio. Si superano Altemberg, Greifenstein e Klosterneuburg fino ad arrivare in vista di Vienna. La pista in quest’ultimo tratto è abbastanza monotona e assolata, ma la vista della capitale austriaca ci entusiasma molto: siamo arrivati alla meta percorrendo quasi 400 km: i bambini, ma anche gli adulti sono felici. Di Vienna non c’è bisogno di dire molto: è una città bellissima ed affascinante. Un solo appunto: l’accesso alla città è abbastanza difficoltoso per i ciclisti e la città non è poi così facilmente ciclabile. Rimaniamo a Vienna 3 giorni, preferiamo girarla con i suoi ottimi mezzi pubblici. L’11 agosto abbiamo l’appuntamento con l’autista del pulmann che ci ha accompagnato all’andata. Carichiamo le bici, partiamo alle 8 per arrivare a Roma in tarda serata: l’esperimento “bus + bici” è riuscito benissimo.

Questo bellissimo viaggio lungo la pista ciclabile del Danubio rimarrà sicuramente nei ricordi di bambini e adulti per molto tempo.

Segue: Estate 2002: L’Alsazia: sulla ciclabile del Reno da Basilea a Strasburgo