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Cicloturismo
con i bambini

Estate 2002: L’Alsazia: sulla ciclabile del Reno da Basilea a Strasburgo

Di Mimmo Schiattone

Quando si pianifica un viaggio in bici con i bambini, la prima cosa da fare è cercare un itinerario che sia adatto a loro e che possa essere organizzato in tappe brevi. Per quest’anno avevamo varie idee: la continuazione della pista ciclabile del Danubio verso Budapest o il giro del lago di Costanza. Alla fine abbiamo optato per la pista ciclabile sul Reno: un itinerario vario con la possibilità di visitare città interessanti e paesaggi naturali molto belli. Un altro motivo che ce lo ha fatto scegliere è stata la possibilità di organizzare un itinerario con tappe brevi per non stancare troppo i bambini più piccoli: quest’anno mia figlia Sofia (6 anni) non ha voluto più essere trasportata con il carrello e ha affrontato il viaggio con la sua piccola mountain-bike misura 16.

Il primo problema che abbiamo dovuto affrontare è stato raggiungere Basilea da Roma. L’inefficienza del servizio internazionale “treno + bici” e l’impossibilità di utilizzare il pulmann essendo un gruppo poco numeroso ci ha costretto ad utilizzare le auto. La partenza è fissata per il 12 agosto. In due tappe raggiungiamo Basilea passando una notte all’Ostello di Locarno. Il 12 il tempo è bello, c’è molto visibilità; rendiamo meno noioso il viaggio in macchina decidendo di evitare il tunnel e di salire sul Passo del San Gottardo: il panorama è maestoso, diamo un occhiata al rifugio e al piccolo Museo. Arriviamo nel pomeriggio a Locarno, visitiamo il Centro Storico, mentre nella piazza principale è in svolgimento il famoso Festival del Cinema. Ne approfittiamo per fare una passeggiata sul lungolago, che naturalmente offre ai ciclisti una pista ciclabile. Il giorno dopo riprendiamo le auto e facciamo una sosta al lago dei Quattro Cantoni; infine arriviamo a Basilea il 13 pomeriggio sistemandoci in Ostello. Abbiamo tempo a disposizione e lo sfruttiamo visitando la città.


la partenza da Basilea. Tra i ragazzi: Sofia (6 anni), Angela (11) Eleonora (12), Elisa (14) Mirko (16) Marco (18), Francesco (20)

Il 14 agosto saliamo finalmente in sella e abbandoniamo le macchine in una strada a parcheggio gratuito (molto difficile da trovare). Pedaliamo per il Centro Storico di Basilea fino a raggiungere la pista ciclabile… ma ecco che dopo neanche un chilometro la piccola Sofia comincia a lamentarsi! Non vuole più andare avanti… mi dice che è stanca! In un attimo Antonella (mia moglie) ed io ci diciamo: “forse abbiamo sbagliato tutto! Dovevamo utilizzare il carrello anche quest’anno…Sofia è troppo piccola!”. Eppure nei mesi precedenti avevamo fatto un po’ di gite giornaliere abbastanza lunghe (25-30 Km) e tutto era andato bene! Mentre convinco gli altri a proseguire e a non preoccuparsi per noi, mi rendo conto che la ruota posteriore della bici di Sofia è praticamente bloccata! Il mozzo posteriore è fuori uso! Facciamo un grido di gioia e andiamo subito a cercare un meccanico di bici. Sono quasi le dodici e i commercianti da queste parti a mezzogiorno chiudono bottega! Alle 11,45 troviamo finalmente un giovane meccanico che fortunatamente parla lo spagnolo e nel giro di 10 minuti ci cambia gli ingranaggi del mozzo posteriore! Siamo pronti a raggiungere gli altri che hanno più di un’ora di vantaggio! Sofia vuole raggiungere gli amici, comincia a pedalare con una certa costanza e finalmente intorno alle 13.30 raggiungiamo il resto del gruppo che si era fermato per il pranzo e tra gli applausi generali, riconquistiamo la testa del gruppo. Dopo 42 chilometri da Basilea raggiungiamo Neuenburg sul Reno. I ragazzi sono un po’ stanchi, ma troviamo una buona sistemazione presso delle zimmer in case private.

15 agosto: la seconda tappa è più breve. Da Neuenburg dobbiamo raggiungere Breisach in 30 chilometri. La pista non si allontana mai dal Reno. Il primo tratto è tutto ombreggiato. Le sponde sono affiancate da piccole foreste. In questo tratto il fiume da impetuoso diventa più tranquillo e si cominciano a vedere delle persone che fanno il bagno. In questo tratto c’è una piccola riserva naturale recintata in cui vivono molti cerbiatti che si fanno avvicinare facilmente e fanno la gioia dei più piccoli. Arriviamo alla meta senza nessun problema nel primo pomeriggio. Pernottamento nell’ostello molto accogliente.

Il 16 agosto facciamo riposare i bambini. Da Breisach prendiamo un comodissimo treno metropolitano che in meno di mezz’ora ci fa arrivare a Friburgo, la cittadina sede della famosa Università che ha un Centro Storico veramente interessante. I ragazzi più grandi decidono di raggiungere la città in bici. Friburgo inoltre confina con i primi lembi di boschi che formano la Foresta Nera. Nel pomeriggio ci consentiamo un bagno nella piscina pubblica di Breisach e in serata visitiamo il paese.

Il 17 agosto riprendiamo a pedalare: da Breisach (Germania) dobbiamo raggiungere Colmar (Francia) in 30 Km. Attraversiamo il fiume e cominciamo a pedalare sulla sponda francese. In questa tappa ci allontaniamo dal Reno e attraverso un strada provinciale poco trafficata raggiungiamo Colmar: questo è l’unico tratto che abbiamo fatto senza pista ciclabile. Colmar è una cittadina deliziosa, il suo centro storico è bellissimo. Si possono visitare le tipiche case dell’Alsazia: tetti molto spioventi, muri coloratissimi con strutture portanti a vista fatte di robuste assi di legno. La cittadina è inoltre caratterizzata dalla presenza di piccoli canali, navigati ora solo dalle barche per turisti. La nostra sistemazione è all’ostello della gioventù, abbastanza spartano ma dignitoso. Qui è difficile trovare alternative perché Colmar è molto turistica, gli alberghi - tral’altro costosi - sono tutti pieni.


lungo il Reno tra Sasbach e Rhinau: Sara (12 anni), Elisa (14) Emanuele (14)

Il 18 ripercorriamo a ritroso la strada fatta il giorno precedente (Colmar- Breisach), allungando la tappa fino a Sasbach (46 Km). A Breisach Sofia ed alcuni adulti (che subito si offrono volontari!) prendono un comodissimo treno per Sasbach, evitando i 16 Km in più del percorso del giorno precedente. Come ho già scritto in resoconti precedenti, quando si fanno viaggi in bici con bambini, un elemento importante nella scelta dell’itinerario, è costituito dalla presenza di tratte ferroviarie parallele. Ciò consente una certa tranquillità al gruppo che in caso di bisogno (maltempo, stanchezza, inconvenienti vari ecc.) può ricorrere all’utilizzo del servizio “treno + bici” per evitare alcune tappe in bici. I 16 Km da Breisach a Sasbach costituiscono dal punto di vista paesaggistico il tratto più bello della ciclabile del Reno.

19 agosto: da Sasbach a Rhinau. Anche in questa tappa ci aspetta un passaggio dalla riva tedesca a quella francese. I ragazzi sono molto interessati a questo continuo alternarsi di lingue e culture diverse. Il percorso di questa tappa è lungo 31 Km. Per un tratto percorriamo la pista sul Reno, poi la pista si sposta attraverso un ponte su una lunga isola tra il Reno e il Canale D’Alsazia. In questa tappa la pista non è asfaltata ma costituita da un manto di brecciolino che a volte è un po’ fastidioso e pedalare è più faticoso. E’ un tratto che ci fa scoprire la vitalità del fiume: numerosi sono i grandi motoscafi dei turisti che percorrono il fiume e le lunghissime chiatte che navigano con i loro containers. La navigazione è in questo tratto è regolamentata dalle colossali chiuse delle centrali elettriche. E proprio attraversondo la diga di una centrale raggiungiamo sulla sponda francese la cittadina di Rhinau. Non avendo prenotato, non troviamo nessuna sistemazione in albergo o in stanze, pernottiamo quindi in un camping che ci offre delle comode roulottes: i ragazzi sono contentissimi di questa soluzione anche perché il campeggio è dotato di piscina, ma anche gli adulti sono felici: nelle roulotte c’è l’uso cucina, ne approfittiamo subito per cucinarci un bel piatto di pasta!


se negli ultimi chilometri la stanchezza si fa sentire…
Sofia e la sua bici possono essere adeguatamente trasportate!

20 agosto: ci aspetta l’ultima tappa Rhinau-Strasburgo (33 Km). Da Rhinau dopo qualche chilometro di strada provinciale, riprendiamo la pista ciclabile lungo il Canale Rodano-Reno: la pista è asfaltata e in ottime condizioni. Man mano che ci avviciniamo a Strasburgo incontriamo parecchie imbarcazioni che hanno la nostra stessa meta: i bambini si divertono a gareggiare in velocità con i motoscafi che incontriamo lungo il percorso. La pista ci porta senza nessuna difficoltà direttamente in Centro… Strasburgo è una città veramente ciclabile. Le piste costruite lungo le banchine dei canali sono dotate di scivoli per salire sui ponti e tutta la città presenta una rete ciclabile notevole. L’arrivo e la permanenza a Strasburgo è fantastica per i ciclisti; a confronto Vienna è una città più problematica a livello di strutture ciclabili.


 in caso di vento una spintarella può essere utile!

Dedichiamo a Strasburgo 3 giornate per visitarla a fondo. Il pernottamento è all’Ostello della Gioventù, molto organizzato e pulito ma con stanze un po’ piccole per le famiglie. Inoltre ci sistemano in stanze senza bagno. In compenso la struttura offre un bel giardino e un bar accogliente. La città si visita molto bene sia in bici, che utilizzando i mezzi di trasporto pubblici; ottima la rete tranviaria e anche la navigazione offre la possibilità di visitare sia il Centro Storico che le zone più decentrate. Da non perdere la visita notturna alla famosissima Cattedrale gotica con giochi di musica e di luci sulla facciata e al modernissimo quartiere del Parlamento Europeo.


 foto ricordo della famiglia Schiattone lungo i canali di Colmar

In sintesi questo breve itinerario (poco più di 200 chilometri) è un percorso che si snoda lungo il Reno tra la sponda francese e quella tedesca. E’ molto adatto - per la brevità delle tappe - ad essere percorso da famiglie anche con bambini piccoli che hanno imparato da poco tempo ad andare in bicicletta. L’itinerario è infatti tutto su pista ciclabile su sede propria, a parte la tappa da Breisach a Colmar, che in ogni caso è percorribile con il servizio “Treno + bici al seguito”. Le particolarità dell’itinerario stanno nel piacevolissimo paesaggio e soprattutto nella possibilità di visitare delle città molto interessanti dal punto di vista artistico e culturale e la possibilità di farlo in bicicletta, anche con i bambini, perché il livello di traffico automobilistico è contenuto mentre la diffusione di strutture ciclabili (piste, ciclo-parcheggi, intermodalità con i mezzi pubblici) è notevole.