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La FIAB
promuove il cicloturismo perchè
Viaggiare in
bicicletta è una forma di
TURISMO ECO-COMPATIBILE
Andare in bicicletta nel tempo libero, per una semplice
escursione in giornata o per una vacanza, è bello e divertente, consente
di fare del sano movimento e, se in simpatica compagnia, di socializzare.
Ci si immerge nella natura, si scoprono lentamente le bellezze del
territorio, si visitano le emergenze naturali, culturali ed artistiche. Si
fanno piacevoli ed imprevisti incontri, con abitanti del posto o altri
escursionisti, si gustano le specialità eno-gastronomiche locali. Per
tutti, magari dopo aver sciolto un po' di "ruggine", diventa
anche un'esperienza fisica molto piacevole, per i più
"sportivi" è una bella sfida e un divertimento allungare
progressivamente chilometri e altimetrie.
E chi più ne ha, più ne metta.
Sono sicuramente questi (ma, se vogliamo, molti altri) gli
"elementi" che danno un piacere personale e quindi "passsione"
nello svolgere, a tutti i livelli, questo genere di attività e che la
FIAB e le sue associazioni aderenti ovviamente "pubblicizzano"
per invogliare le persone che non l'hanno ancora provato. Persone che, tra
l'altro, scoprendo la bicicletta per puro piacere possono poi capire che
è un mezzo valido anche per i propri spostamenti quotidiani.
Certamente poi è (o
sarebbe) nell'interesse di tutti gli operatori economici che possono
"intercettare" questo flusso turistico evidenziare questi
aspetti, cioè per loro "fare marketing".
Ma la vera ragione di fondo che "muove" la FIAB a proporre,
promuovere ed, ovviamente, a praticare il cicloturismo non è ne
economica, ne di pura passione (altrimenti, in quest'ultimo caso, ci si
limiterebbe, come fanno molte altre associazioni "sportive" o
"ricreative", solamente a praticarlo).
La FIAB
soprattutto sostiene che viaggiare in bicicletta è una forma di
"turismo eco-compatibile; per diverse ragioni che vanno
dall'utilizzo, in primis, di un mezzo "ecologico", allo scarso
(se non nullo) impatto sul territorio anche in termini di congestione ed
infrastrutture. Il turismo lento consente poi di attraversare il
territorio apprezzandone e valorizzandone le sue emergenze ambientali e
culturali. Tutto il territorio, perchè un percorso in bicicletta non
taglia fuori località solitamente trascurate, che magari hanno invece
tanti piccoli "tesori" da offrire al viaggiatore.
La predisposizione poi di percorsi ciclabili spesso consente il recupero e
la valorizzazione di territori o ambienti di pregio naturalistico,
paesaggistico e culturale; ne consente una fruibilità e una conoscenza
diretta che altrimenti, con altri mezzi di trasporto o altri interventi,
diverrebbe impossibile, dannosa ed anti-ecologica.
L'art. 4 dello Statuto
della FIAB quindi, tra le varie attività elencate (che realizzano
direttamente le finalità di "tutela e valorizzazione della natura e
dell'ambiente nell’ambito delle politiche per la mobilità sostenibile"
dell'art. 3) risulta:
La FIAB promuove l'uso della bicicletta anche nel tempo libero, quale forma
di turismo eco-compatibile, per far conoscere e valorizzare gli
aspetti ambientali del territorio, in alternativa a forme di turismo o
escursionismo non rispettose dell'ambiente; promuovendo manifestazioni
pubbliche ed altre iniziative utili per realizzare tali finalità, quali -
lo studio, la pubblicazione, la divulgazione e la realizzazione di
percorsi ed itinerari, che valorizzino, anche con apposita segnaletica e
con interventi di salvaguardia o manutenzione, la natura, il paesaggio e
il patrimonio artistico e culturale del territorio. In particolare si
propone il recupero e la valorizzazione di sentieri, percorsi
“storici”, argini dei corsi d’acqua naturali ed artificiali, sedimi
ferroviari dismessi, e tutti quei manufatti ed ambienti naturali ed urbani
che meritano di essere sottratti all’abbandono e all’incuria.
Che il
turismo in bicicletta sia una forma di turismo "ecocompatibile"
è stato definito anche per legge.
Nel decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 16 febbraio 2007
"Incentivazione dell'adeguamento dell'offerta delle imprese
turistico-ricettive e della promozione di forme di turismo ecocompatibile,
ai sensi dell'articolo 1, comma 1228, della legge 27 dicembre 2006, n.
296." (G.U. n. 114 del 18-5-200) all'art. 2 comma b si finalizza il
30% delle risorse disponibili "per il cofinanziamento di progetti di
eccellenza volti alla promozione e allo sviluppo di forme di turismo
ecocompatibile. (…) in favore del: 1. turismo montano; 2. turismo in
bicicletta; 3. turismo legato all'attività' sportiva e ricreativa del
golf. Pertanto si individuano per legge tre attività definite quali
"turismo eco-compatibile", una delle quali risulta il turismo in
bicicletta (si noti che non si usa il termine
"cicloturismo", in Italia a volte usato con accezioni sportive
e/o amatoriali, ma piuttosto "turismo in bicicletta", cioè una
forma di turismo e/o di viaggio che usa la bicicletta come mezzo di
trasporto).
Molte
quindi le iniziative della FIAB, dagli studi e proposte di percorsi, di
reti cicloturistiche a tutti i livelli (Provincie, Regioni, ecc.), al
recupero delle ferrovie dismesse, ad iniziative di divulgazione-studio sul
web per una possibile rete cicloturistica nazionale con Bicitalia
o per diffondere la presenza di strutture che accolgono i ciclisti con Albergabici,
alle proposte tecniche (si veda sito Fiab-Area Tecnica - Mobilità
Ciclistica Extra Urbana). Inoltre alcune manifestazioni nazionali
quali la Bicistaffetta
(è un evento di comunicazione istituzionale della FIAB per
promuovere presso le pubbliche amministrazioni la realizzazione di
Bicitalia. Durante il percorso sono previsti incontri pubblici con
amministratori per chiedere la realizzazione delle ciclovie proposte dalla
FIAB) e il Cicloraduno
Nazionale (evento cicloturistico nazionale annuale, in genere
organizzato direttamente da una associazione aderente).
Dal 2012 cominciamo, delegandone l'organizzazione tecnico-economica a Tour
Operator specializzati, a promuovere dei bici-viaggi FIAB con lo scopo di
unire alla piacevolezza di un tour in bicicletta, anche momenti di incontro
con amministratori, operatori economici e associazioni dei luoghi
attraversati, per scoprire assieme come altrove (in Italia o all'estero)
viene valorizzato l'ambiente ed il territorio attraverso il cicloturismo.
Oltre alle attività svolte, in genere a livello nazionale o regionale,
dalla FIAB, ci sono ovviamente le mille iniziative delle associazioni ad
essa aderenti, tra cui escursioni domenicali per far conoscere ed
apprezzare a tutti l'uso della bicicletta anche nel tempo libero. |