Nelle terre dei Valloni

Nelle terre dei Valloni, lungo la ciclovia dell'Unesco, tra miniere, borghi e castelli. 10 giorni, 9 notti e 7 tappe in bici alla scoperta dell'anima verde del Belgio.

Lungo la ciclovia dell'Unesco, tra miniere, borghi e castelli. 10 giorni, 9 notti e 7 tappe in bici alla scoperta dell'anima verde del Belgio.

PROGRAMMA DI MASSIMA al 12 febbraio 2024  (suscettibile di aggiornamenti in corso d’opera)

Foreste, vallate e colline: il paesaggio della Vallonia (in francese Wallonie) è variegato, ma il tratto comune è sempre un rigoglioso verde. Un tempo era la regione più industrializzata del Belgio, ma con la riconversione dell’economia nazionale ai servizi la Vallonia ha saputo valorizzare il suo patrimonio paesaggistico e storico. Questa regione prevalentemente francofona è meta ideale per una vacanza in bicicletta grazie ad un progetto nazionale che ha visto, a partire dal 2016, la realizzazione e la valorizzazione di 8 percorsi regionali e 2 percorsi EuroVelo. Su queste direttrici si innesta una rete di 45 Circuits Vélo in media tra i 20 e i 40 chilometri, che calano il cicloturista nel vivo dei territori e sfruttano in gran parte il tesoro dei RAVel, acronimo di rete autonoma delle vie lente, la sigla racchiude un intreccio di oltre 1300 chilometri di antiche ferrovie trasformate in percorsi riservati a chi cammina, a chi pedala, a chi va a cavallo. La combinazione di queste tre dimensioni (la lunga distanza; i circuiti regionali; i RAVel e i Circuits Vélo) ci ha consentito di costruire un lungo itinerario di oltre 400 km di cui innamorarsi perdutamente.


1° giorno - giovedì 4 luglio 2024

Ritrovo nel tardo pomeriggio/sera a Mestre e Vicenza (orari e luoghi da confermare). Viaggio in bus con carrello ed eventuali soste lungo il percorso per salita partecipanti solo per gruppi di almeno 4 persone. Soste plurime durante il viaggio per pasti e riposo degli autisti.

2° giorno – venerdì 5 luglio

Arrivo a Tournai nel primo pomeriggio, sistemazione presso l’hotel e pomeriggio libero per la visita alla città. Da non perdere: La Grand Place, ovvero la piazza centrale, che deve buona parte del suo aspetto attuale a una fedele ricostruzione degli antichi edifici distrutti dai bombardamenti del 1940; la Cattedrale medievale di Notre Dame; L’Eglise Saint Quentin, un’imponente chiesa romanica; gli edifici in stile art nouveau; il Beffroi e la Torre di San Giorgio.
 Cena in hotel o ristorante convenzionato.

3° giorno – sabato 6 luglio

Tournai - Mons  - Km 70 – dislivello non significativo – facile

Tra canali artificiali e parchi naturali in un paesaggio simile ma mai uguale. Un percorso di confine tra la provincia dell’Hinault e la Picardia Francese dove soggiornò per un paio d’anni “un certo Vincent Van Gogh”. Percorso facile con alcuni tratti di sterrato.

Dalla città di Clodoveo I, re dei Franchi dal 481 al xx, alle miniere del Borinage il passo è breve. Ma forse non abbastanza. Prima bisognerà costeggiare, su pista ciclabile, alcuni canali artificiali attraversando i territori del Parco Naturale Des Plaines de l’Escaut, poi superare, o anche sostare, in alcuni dei pochi paesi che si incontrano nella prima parte dell’itinerario, tipo Hollain (km 10,5) o Peruwelz (km 37), paesi dalle origini picarde (del resto il confine con la Francia è a pochissima distanza). Al quarantesimo chilometro i corsi d’acqua vengono meno ed entriamo nel Borinage. Dall'inizio del 19° secolo, questo territorio conobbe un enorme sviluppo economico, nonostante le condizioni di vita disumane nelle miniere. Un certo Vincent Van Gogh vi soggiornò per quasi due anni per trovare la sua ispirazione artistica. Attraversando la campagna tra Thulin e Boussu, siamo già a Grand-Hornu. Il sito è un antico complesso industriale per l'estrazione del carbone costruito in stile neoclassico e comprende una delle più antiche città della classe operaia costruita dal 1810 al 1830. Questa testimonianza dell'inizio della Rivoluzione Industriale è riconosciuta dal 2012 come Patrimonio dell'Umanità dall'Unesco. Gli ultimi 10 km della giornata si snodano prevalentemente lungo una bella greenway asfaltata ricavata da un vecchio tracciato ferrotranviario. Prima di incrociare con lo sguardo il bel campanile di Mons (a sua volta patrimonio Unesco) faremo una piccola deviazione per vedere, esternamente, la casa di campagna ben restaurata) dove Van Gogh visse dal 1879 al 1880, prima di ritornare in Francia. Arrivo a Mons in tardo pomeriggio e sistemazione in hotel con trattamento di B&B. Cena libera.


4° giorno - domenica 7 luglio: 

Mons – Bois du Luc - Charleroi - Km 56 – dislivello m 480 – facile

Si lascia l'incantevole cittadina di Mons verso la campagna. Nei borghi agricoli si possono osservare alcune tipiche masserie. Avvicinandosi a Spiennes (km 9,2), sulla destra, si trovano le miniere di selce del Neolitico e il museo ad esse dedicato. Più avanti, ecco Saint Symphorien (12,8) e il suo cimitero militare, un luogo toccante e pieno di ricordi della Prima Guerra Mondiale. Cambio di scenario durante la discesa da Havré dove già si vede il Canal du Centre emergere all'orizzonte. A Thieu (km 22,7) si pedala questa volta lungo il Canale del Centro Storico con i secolari ascensori per barche. Lungo tutto il percorso sono presenti ponti girevoli e ponti levatoi: si tratta di vere e proprie opere d'arte. Si continua ora verso la città mineraria di Bois-du-Luc (km 28) considerato il più antico centro per l'estrazione del carbone nella regione ora patrimonio mondiale dell’Unesco. Intere generazioni di lavoratori hanno vissuto qui in completa autonomia. Dalle 11 alle 13 è prevista la visita guidata della miniera. Dopo pranzo si riprendono le bici e pedalando su strade secondarie a basso traffico si raggiunge abbastanza velocemente la metà finale della nostra giornata: Charleroi. Per gli appassionati del genere da non perdere il Musée de la Photographie ospitato in un ex convento rinnovato e ampliato ed è un’istituzione culturale rinomata a livello mondiale. Anche a Charleroi troviamo un importante bene Unesco, si tratta del campanile (Beffroy), parte del Municipio della città, inaugurato nel 1936, e realizzato con una combinazione perfetta di classicismo e art déco. Sistemazione e cena in hotel o ristorante convenzionato.


5° giorno – lunedì 8 luglio: 

Charleroi - Namur - Km 45, dislivello non significativo – facile

Lungo la Sambre, da Giulio Cesare alla Prima Guerra Mondiale, nella terra dei terrils. Percorso facile, qualche tratto di sterrato.

Il fiume Sambre costituì nei secoli un passaggio obbligato per tutti gli eserciti che volessero aggirare le Ardenne. Ciò spiega la movimentata storia della regione. Nel 57 A.C. Giulio Cesare vi sconfisse i Nervi, potente tribù della Gallia Belgica, e durante la Grande guerra il suo corso fu teatro di alcune celebri battaglie. In tempo di pace, oggi, il fiume si presenta placido e silenzioso e costituisce un asse previlegiato per raggiungere in bici Namur, la capitale della Vallonia. Ai lati del fiume piccole e grandi colline, che colline non sono. Si tratta dei cosiddetti terrils, accumuli di materiale di scarto dell’industria siderurgica che la natura ha riconquistato e che rappresentano qualcosa di tipico nel paesaggio della Vallonia. Il percorso in bici seguirà per tutta la tappa il corso del fiume su una comoda pista ciclabile, di varia tipologia. Lungo le sponde alcuni graziosi paesini e qualche piacevole sorpresa, come la casa di Magritte, a Chatelet. Nel pomeriggio (15-17:30) visita guidata della città di Namur. Sistemazione in hotel e cena.

6° giorno – martedì  9 luglio: 

Namur  - Castello di Freyr - Dinant - Km 51, dislivello m 400 – facile

Lungo la Mosa, con la ciclabile che accarezza il fiume, la corrente che scorre lenta regolata da chiuse che ne governano gli estri. Percorso facile, qualche tratto di sterrato.

Ci si allontana da Namur senza fretta, quasi in sintonia con il fiume. La Meuse è punteggiata da suggestivi manieri che la sorvegliano da vicino e da piccoli borghi in pietra che l’abbracciano amorevolmente. Al km 17,2 costeggiamo Les Jardins d’Annevoie, splendidi giardini d’acqua già di proprietà della famiglia Montpellier cresciuti tra Sette e Ottocento attorno a un castello del 1696, e classificati dal 1982 Monumento Storico. Per l’ora di pranzo, o poco più, siamo già a Dinant (km 29), le piazzette, le strette vie e i ponti sulla Mosa sono chiazzati dalle forme allegre di coloratissime sagome di sassofono (qui è nato il suo inventore, Adolphe Sax). La piccola città è sorvegliata da una severa fortezza, edificata nel 1501 e testimone di battaglie e assedi. Nel pomeriggio visita guidata al Castello di Freyr (15-17:00) situato 6 km più a sud di Dinant sempre in fregio al fiume. Se i tempi lo consentiranno prima del rientro in hotel breve digressione alle spalle del fiume per assaporare i colori della campagna. Sistemazione in hotel e cena in ristorante convenzionato.

7° giorno - mercoledì 10 luglio: 

Dinant - Durbuy - Grandhan - Km 62, dislivello m 720, difficoltà: media

Quasi un paesaggio Impressionista, dal blu dei corsi d’acqua al nero dell’ardesia e al grigio della roccia calcarea. E poi ancora le diverse tonalità del verde di prati e boschi. Un contesto ideale per la bicicletta, mai sazia di emozioni.

Ci lasciamo alle spalle la Mosa risalendo la valle dell’Haute Leffe su stradine bucoliche e paesaggi fiabeschi. Al km 19 incontriamo Ciney, capitale del comprensorio naturale a vocazione agricola del Condroz. Cittadina dal ricco patrimonio naturale, storico e culturale che attira molti appassionati del “turismo lento”, famosa in tutta Europa per il festival dell’antiquariato che si svolge tre volte all’anno. Da qui un lungo tratto di ciclabile asfaltata su ex ferrovia conduce al borgo di Le Avins (km 40), località nella quale nel maggio 1635, durante la guerra dei Trentanni le truppe francesi agli ordini del De Chatillon e del de Brézé furono vittoriose sulle truppe spagnole comandate da Tommaso di Savoia.

A Le Avins si lascia la ciclabile (la stessa continua fino ad Huy senza soluzione di continuità) per proseguire tra prati boschi fino a Chardenaux, “uno dei più bei villaggi della Vallonia” dalle tipiche case in pietra grigia calcarea e tetti in ardesia per arrivare infine a Durbuy (km 56,4), adagiata sulla valle dell’Ourthe definita la “città più piccola del mondo. E sul posto scopriremo il perché.

Sistemazione in hotel, decisamente fuori città, ma in un contesto paesaggistico di discreto charme, cena in hotel.

8° giorno – giovedì 11 luglio: 

Grandhan - Durbuy – Banneux - Km 57 – dislivello m 740 – difficoltà: media

Tra la Valle dell’Ourthe e gli altipiani del Condroz, tra acqua e rocce calcaree in un contrasto di colori.

Per i primi 6 km fino a Durbuy si ripercorre il tracciato della sera precedente. Lasciata la “perla delle Ardenne” si prosegue lungo la valle de l’Ourthe, una vera delizia per gli escursionisti. Ci lasceremo accompagnare da questo fiume bucolico per circa 30 km. Avvicinandosi a Comblain-au-Pont, il percorso lascia la tranquilla valle per salire verso gli altipiani del Condroz. Siamo al km 38 e una irta salita di un paio di km (seguita dall’immancabile discesa) non farà che confermare la transizione. Davanti a noi borghi affascinanti: Fraiture, Presseux e Rouvreux sono caratterizzati dalle case in pietra provenienti dalle cave della stessa valle. Dalla cima della Redoute, la stradina, in costante salitina, raggiunge Deigné (km 52), un tempo paese dedito pastorizia. Il villaggio ha conservato le sue strade strette e le mura di pietra calcarea. Ancora un po’ di serena fatica e raggiungeremo la nostra destinazione finale. Sistemazione in hotel, struttura basica e piuttosto essenziale, ma compensata da un paesaggio suggestivo. Cena in hotel.

9° giorno - venerdì 12 luglio: 

Banneux – Spa - Monschau (D) - Km 84, dislivello m 990, difficoltà: impegnativo

Tappa mediamente impegnativa, ma assolutamente affascinante per i paesaggi attraversati, per le suggestive ciclabili su ex ferrovia, per la transizione dal Belgio francofono e quello tedesco.

La prima parte della tappa, fino al km 4 è da considerarsi di trasferimento, l’orografia del territorio è da tale da non offrire ciclabili dedicate o stradine amene, pur tuttavia il paesaggio è piacevole e rassicurante. Nei successivi 10 km si dovranno affrontare salite e discese tipiche degli ambienti collinari. Qualche strappo non banale si farà sentire. Da Spa (km 16,2) la ciclabile interessa l’ex ferrovia che raggiungeva Stavelot, inaugurata nel 1852. Fino a Hockai (km 27,2), la stazione più alta del Belgio, il percorso si snoda, per oltre dieci chilometri con un dislivello di oltre 300 metri, attraverso i boschi della Sauvenière e seguendo il fiume Hoëgne. Si costeggia poi il celeberrimo circuito di Formula Uno di Francorchamps e si raggiunge, dopo 39,5 km la città di Stavelot, già città tedesca prima della prima guerra mondiale (ora francofona). Da Stavelot a Waimes (km 54,5), passando per Malmedy (km 47,2) il percorso interessa una nuova tratta ex ferroviaria e a Waimes si intercetta finalmente la mitica “Vennbahn”. Si tratta di una ex ferrovia, ora ciclabile, realizzata alla fine dell’ottocento dallo stato Prussiano e smantellata nel 21° secolo. Attualmente anche la tratta che corre in territorio geograficamente tedesco è completamente in Belgio perché la sede dei binari, insieme alle stazioni e alle altre strutture, divenne territorio belga nel 1919 secondo quanto previsto dal Trattato di Versailles. Dopo Weywerts (km 63) si entra nella più antica riserva naturale del Belgio, il Parco Naturale Hautes Fagnes, e nei territori di lingua tedesca appartenenti alla Comunità Germanofono del Belgio, comunità che conta 9 comuni e 75 mila abitanti. A Sourbrodt scopriremo l'antica stazione in stile prussiano. La tappa e il viaggio terminano in territorio tedesco, a Monschau, proprio in una delle località principale servita dalla vecchia ferrovia.

Sistemazione in hotel. Cena libera.

10° giorno - sabato 13 luglio

Trasferimento in bus da Monschau a Monaco di Baviera. Arrivo in serata. Sosta pranzo lungo il percorso. Sistemazione in hotel con trattamento di mezza pensione.

11° e ultimo giorno - domenica 14 luglio

Rientro in Italia con arrivo previsto in tarda serata nei luoghi di partenza.

NOTE INFORMATIVE

L’itinerario non presenta particolari difficoltà tecniche in quanto si snoda per una buona parte su ciclabili protette e strade a basso volume traffico. Tuttavia, è comunque richiesta una preparazione di base e una capacità di rimanere in sella parecchie ore della giornata. Per bus al seguito si intende che il bus è sempre disponibile al mattino prima della partenza e all’ora di pranzo, o per situazioni oggettivamente critiche.  Non è pertanto equiparabile ad un bus di linea dove i partecipanti decidono di salire e scendere a piacimento. 

Gli Hotels sono stati scelti in base alla disponibilità ad accogliere un grande gruppo come il nostro e tenendo conto delle difficoltà date dall'alta stagione turistica. In alcuni (pochi) casi la localizzazione degli stessi è lontana dal centro città. Il trasporto dei bagagli con il bus si intende da park a park (e non nella hall degli alberghi). Alcuni Hotel sono B&B e pertanto le cene sono libere: in questo caso gli alberghi si trovano in aree in cui sono presenti locali di ristorazione di vario tipo. La gestione delle biciclette a pedalata assistita è a carico dei partecipanti, non è prevista una specifica assistenza durante il viaggio se non la disponibilità del bus per gravi emergenze.


ACCOMPAGNATORE FIAB

Antonio Dalla Venezia


Prezzo:

In camera doppia €1450

Supplemento singola €392

Supplemento assicurazione annullamento per chi viaggia in singola €70

Supplemento assicurazione annullamento per chi viaggia in doppia €50


Numero minimo di partecipanti 30


Servizi inclusi:


Servizi non inclusi:

Prima di procedere con l'iscrizione, prestare attenzione che il VIAGGIO E' RISERVATO AI SOLI SOCI FIAB IN REGOLA CON IL TESSERAMENTO. Nel campo NOTE presente sulla scheda, inserire il numero della tessera FIAB 2024.

In caso di iscrizione per una sola persona, viene calcolato automaticamente il supplemento della camera singola. Se desiderate condividere una camera doppia con altra persona, indicatelo nel campo NOTE insieme al nome della persona, sarà nostra cura modificare la vostra scheda non appena ricevuta l'iscrizione anche dell'altra persona indicata. Se desiderate condividere la camera, ma non avete riferimenti di altre persone, scrivetelo nelle note e se avremo altre richieste uguali alla vostra, sarà nostra premura mettervi in contatto e farvi condividere la camera. In entrambi i casi, il vostro contratto e il prezzo finale del viaggio sarà adeguato. Ricorda che se non hai una persona nota con cui condividere la camera e non ci fossero altri iscritti con la tua stessa richiesta, rimane confermata l'opzione della camera singola.


Se desideri informazioni o supporto per l'iscrizione, puoi contattare i seguenti numeri:


SILVIA (Ag.Caliba) per supporto iscrizione: dal lunedì al venerdi dalle 9 alle 14 al numero 366 566 3047

RENATA (Fiab) per informazioni: dal lunedì al venerdi dalle 17 alle 19 al numero 351 300 1212 

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